IBM lancia la quarta edizione della Call for Code per affrontare la minaccia globale del cambiamento climatico
Insieme al creatore della Call for Code David Clark Cause, al Partner United Nations Human Rights e alla Linux Foundation, IBM ha annunciato la Call for Code Global Challenge 2021. Il concorso di quest’anno invita gli sviluppatori di software e gli innovatori di tutto il mondo a combattere il cambiamento climatico con la tecnologia open source.
Giunta al suo quarto anno, la Call for Code è arrivata a coinvolgere più di 400.000 sviluppatori e problem solver in 179 nazioni, e ha generato più di quindicimila applicazioni. L’iniziativa mira a guidare un progresso tempestivo e duraturo in favore di tutta l’umanità attraverso la creazione di applicazioni pratiche basate su software open source, tra cui Red Hat OpenShift, IBM Cloud, IBM Watson, IBM Blockchain, i dati atmosferici di Weather Company di IBM, e di risorse per sviluppatori e API di partner quali Intuit e New Relic.
L’ecosistema globale di esperti, aziende, fondazioni, università e celebrità che supportano Call for Code continua ad espandersi.
Include membri tra gli esperti di UN World Food Programme, Arrow Electronics, Black Girls Code, Caribbean Girls Hack, Clinton Foundation, Clinton Global Initiative University, Ingram Micro, Intuit, Kode With Klossy, NearForm, United Nations Office for Disaster Risk Reduction, United Way e World Institute on Disability.
Per aiutare ad affrontare il cambiamento climatico, IBM sta annunciando nuove partnership, tra cui quest’anno con Heifer International e charity: water. Heifer International si unisce alla Call for Code, contribuendo con la propria esperienza a livello mondiale nel mitigare la fame e la povertà investendo nel supporto agli agricoltori locali e nelle loro comunità di appartenenza.
“I piccoli agricoltori producono la maggior parte del cibo del mondo e sono in prima linea nell’affrontare la crisi climatica. Con accesso alle informazioni e alla tecnologia, possono prendere decisioni informate su cosa coltivare e quando, e aumentare i loro redditi, mentre contribuiscono a nutrire il mondo”, ha detto David Gill, direttore senior dell’innovazione tecnologica per Heifer International. “Siamo entusiasti di unirci a IBM, agli sviluppatori e alle comunità open source nel sostenere queste soluzioni che hanno il potenziale per aumentare l’accesso all’acqua, al cibo e ai mercati per milioni di persone in tutto il mondo”.
L’impegno di IBM a favore della sostenibilità ambientale risale a diversi decenni fa. All’inizio di quest’anno, IBM ha annunciato l’intenzione di raggiungere zero emissioni di gas serra entro il 2030 dando priorità agli sforzi di efficienza energetica e all’aumento dell’uso di energia pulita negli oltre 175 paesi in cui opera. Più recentemente, IBM Research ha annunciato progressi nell’accelerare la scoperta di nuove tecnologie di cattura, separazione e stoccaggio del carbonio.
“Il cambiamento climatico è una delle questioni più urgenti del nostro tempo, e dobbiamo applicarci collettivamente utilizzando tecnologie all’avanguardia per fare una differenza che sia duratura”, ha detto Ruth Davis, direttore della Call for Code, IBM. “Insieme all’ecosistema di partner, IBM lavorerà con la squadra vincente per incubare e distribuire la soluzione nelle comunità che maggiormente ne necessitano, proprio come abbiamo fatto con i vincitori in passato. Incoraggio ogni sviluppatore e innovatore dovunque sia a cogliere questa opportunità attraverso Call for Code per poter modificare la traiettoria che il clima sta effettuando”.
La soluzione vincente dell’anno scorso, Agrolly
Si tratta di un’app progettata per sostenere i piccoli agricoltori fornendo previsioni e raccomandazioni sul clima e sui raccolti. Da ottobre, il team di Agrolly ha esteso la sua soluzione a nuovi mercati e ha fornito formazione pratica a più di 500 agricoltori in Mongolia, India e Brasile, i quali stanno testando e utilizzando l’app per combattere gli effetti del cambiamento climatico. Agrolly sta anche lavorando con IBM Service Corps su un piano di implementazione per migliorare e testare la propria tecnologia nei prossimi mesi.
Call for Code ha generato più di 30 soluzioni che vengono incubate e testate sul campo in una serie di implementazioni, tra cui 12 progetti open source ospitati dalla Linux Foundation, permettendo a questi progetti di evolvere attraverso il potere della comunità open source. Come ultimo esempio, oggi nella Giornata Mondiale dell’Acqua delle Nazioni Unite, la Linux Foundation ha annunciato che un’altra soluzione Call for Code, Liquid Prep, sarà ospitata presso la Fondazione in modo che gli sviluppatori di tutto il mondo possano contribuire con le loro competenze mobile, IoT, Edge, cloud e meteo per aiutare gli agricoltori a ottimizzare l’uso dell’acqua durante la siccità.
“La squadra vincitrice di ogni Call for Code Global Challenge riceve 200.000 dollari e il supporto degli esperti dell’IBM Service Corps e dei partner dell’ecosistema per incubare la loro tecnologia, per rendere open source il loro codice in modo che sia disponibile a chiunque, e distribuire la loro soluzione nelle comunità di tutto il mondo”, ha detto David Clark, CEO di David Clark Cause, e creatore di Call for Code. “Quest’anno il concorso si concentra su tre sottotemi che sono fondamentali per combattere il cambiamento climatico: acqua pulita e servizi igienici; zero fame; e produzione responsabile e consumo ‘verde’”.
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