Il Solar Dynamics Observatory della NASA ha il compito di raccogliere immagini del sole per aiutare gli scienziati e i ricercatori a comprendere i diversi tipi di variazioni solari e il modo in cui queste influiscono sulla vita sulla Terra.
L’osservatorio NASA’s Big Data Challenge raccoglie dati scattando immagini del sole ogni 1,3 secondi e i ricercatori hanno sviluppato un algoritmo che rimuove gli errori dalle immagini, come i pixel difettosi, poi li mette in un archivio che cresce ogni giorno.
L’algoritmo è molto accurato, ma con quasi 20 petabyte di immagini raccolte, ovvero 20 milioni di Gigabyte, ci sono miliardi di pixel che sono stati classificati come errori.
Il team della NASA, quindi, aveva bisogno di setacciare 150 milioni di file di errori, in tutto contenenti circa 100 miliardi di rilevamenti individuali, e trovare un modo per ordinare ed etichettare i pixel buoni rispetto a quelli cattivi.
Va da sé che con una quantità simile di dati da analizzare, il calcolo convenzionale era quasi impossibile: anche con il miglior algoritmo multithreaded della CPU che potessero creare, ci sarebbero voluti anni per calcolare e analizzare tutti i dati.
“Per gli scienziati, un anno non sarebbe abbastanza perché vogliamo esplorare e iterare i risultati che troviamo. Anche con un anno di calcolo, ci vorrebbero comunque fino a 10 anni per trovare risultati concreti”ha detto Raphael Attie, astronomo solare presso il Goddard Space Flight Center della NASA.
Come velocizzare allora l’analisi dei dati?
L’analisi delle immagini diventa 150 volte più veloce con HP
Le risorse di supercalcolo della NASA sono fortemente limitate, i ricercatori devono fornire dettagli sulla quantità di risorse di calcolo di cui hanno bisogno e su quanto tempo avranno bisogno per usarle.
Tuttavia, questo diventa difficile quando il team non è sicuro di quante risorse di elaborazione necessitano per sperimentare enormi quantità di dati.
Ma con la workstation desktop Z8 G4 alimentata da due GPU Quadro RTX 8000, i ricercatori della NASA sono stati in grado di ottenere risorse di supercalcolo direttamente dalle loro scrivanie (leggi qui la nuova linea HP Z ancora più potente).
Hanno iniziato a esplorare il progetto utilizzando tecniche di analisi dei big data e utilizzando le librerie di elaborazione accelerata di NVIDIA per sbloccare completamente la potenza di GPU NVIDIA.
Le workstation di data science hanno consentito quindi al team di analizzare le immagini e ottenere risultati in meno di una settimana.
“Le workstation di data science hanno cambiato completamente il campo di possibilità per noi. Questi calcoli che prima non erano immaginabili, ora possiamo farli 10-150 volte più veloci di quanto pensassimo fosse possibile ” ha detto Michael Kirk, astrofisico ricercatore della NASA.
Una volta completato il progetto di filtraggio e analisi dei dati correnti con le workstation, il passo successivo è utilizzare queste informazioni per analizzare altri pixel che sono stati inizialmente contrassegnati come buoni per assicurarsi che siano davvero buoni per convalidare l’intero set di dati.
HP Z8 G4: le specifiche tecniche
HP Z8 G4, con doppia CPU Intel Xeon 6240 2,60 GHz 18C e Doppia scheda grafica NVIDIA® RTX 8000 con 128 core di elaborazione, è la workstation più potente di HP ed è in grado di eseguire simulazioni complesse, di gestire algoritmi avanzati di machine learning e di elaborare grandi quantità di dati.
Il moderno case consente l’accesso senza strumenti alla parte interna, organizzata e modulare. Le ventole e i condotti collocati nei punti strategici del sistema ottimizzano il flusso d’aria per prestazioni estremamente silenziose.
Permette di eseguire simulazioni 3D o l’editing di video 8K in tempo reale, con una potenza di elaborazione fino a 56 core e fino a 3 TB di memoria ad alta velocità.
Certificata per i software più impegnativi, come ANSYS o After Effects, questa workstation offre elevate capacità di progettazione, per fare di più, meglio e in meno tempo.
In più, tutti gli Z8 sono accompagnati da funzionalità di sicurezza di serie: il dispositivo, l’identità e i dati sono sempre al sicuro grazie al software di protezione HP Client Security Suite Gen33 e ad HP Sure Start Gen38, il BIOS con funzione di autoriparazione e rilevamento delle intrusioni.
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