L’Europa sull’intelligenza artificiale vuole creare condizioni per garantire sviluppo e sicurezza per le stesse realtà produttive e innovative che hanno sede nell’UE.
A proposito di sicurezza va citata l’AI Act, approvata a marzo scorso, che intende porsi quale primo quadro giuridico globale sull’artificial intelligence a livello mondiale. Per quanto riguarda, invece, il sostegno allo sviluppo, proprio questa settimana il Consiglio UE ha adottato il regolamento sull’uso del supercalcolo nello sviluppo dell’AI, apportandovi una modifica al regolamento European High-Performance Computing (EuroHPC) joint undertaking, per ampliarne gli obiettivi e includervi lo sviluppo e il funzionamento delle AI factories, intese come “fabbriche di intelligenza artificiale”.
COSA SONO LE AI factories
Le fabbriche dell’intelligenza artificiale, oggetto della modifica del regolamento EuroHPC, sono strutture che intendono includere un supercomputer AI, un data center associato e servizi di supercalcolo orientati all’intelligenza artificiale. Le attività coperte dalle AI factories saranno aperte a utenti pubblici e privati, con condizioni di accesso ad hoc per startup e piccole e medie imprese. Le entità che ospitano le AI factories avranno diritto a ricevere il sostegno finanziario dell’UE per coprire fino al 50% dei costi di acquisizione dei supercomputer AI, e fino al 50% dei loro costi operativi. Tali supercomputer saranno utilizzati principalmente per sviluppare e testare modelli, applicazioni e soluzioni di addestramento dell’intelligenza artificiale.
L’attività dell’Europa sull’intelligenza artificiale
Le AI factories sono uno degli esempi più recenti dell’attività dell’Europa sull’intelligenza artificiale. Sul tema è bene ricordare alcuni passi svolti in questi mesi dall’Unione Europea. Partiamo da settembre 2023, quando la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen annunciò un’iniziativa per mettere i supercomputer europei a disposizione delle startup innovative europee nel campo dell’AI per addestrare i loro modelli di intelligenza artificiale affidabili. Successivamente, a novembre, la Commissione lanciò, a tale proposito, la Large AI Grand Challenge (AI Boost), una sfida-premio nata per fornire alle startup AI sostegno finanziario e accesso al supercalcolo.
A gennaio 2024, la Commissione UE ha promosso un nuovo pacchetto di misure per sostenere le startup e le PMI europee nello sviluppo di un’intelligenza artificiale affidabile (trustworthy AI) che rispetti i valori e le regole dell’UE. Quando si parla di trustworthy AI s’intendono i sistemi di intelligenza artificiale progettati e implementati per essere trasparenti, robusti e rispettosi della privacy dei dati.
Il pacchetto ha fatto seguito all’accordo politico raggiunto sulla AI Act, prima legge al mondo sull’intelligenza artificiale, che ha il compito di sostenere lo sviluppo, la diffusione e l’adozione di un’AI affidabile nell’UE.
Le azioni UE per sostenere sviluppo e sicurezza nell’impiego dell’AI
Il primo passo dell’iniziativa per mettere i supercomputer europei a disposizione delle startup innovative UE nel campo dell’intelligenza artificiale, per addestrare i loro modelli di intelligenza artificiale affidabili, è stato il già citato pacchetto che contiene svariate misure. Oltre a comprendere la modifica del regolamento EuroHPC per istituire le AI Factories, prevede diverse opportunità. Una prima opportunità riguarda la possibilità di svolgere attività di acquisizione, aggiornamento e funzionamento di supercomputer dedicati all’intelligenza artificiale, facilitandone l’accesso, contribuendo ad ampliare l’uso, anche a startup e Pmi, offrendo loro supporto.
Inoltre, ha previsto l’istituzione di un ufficio sull’AI all’interno della Commissione, operativo dal 16 giugno (di cui parleremo più avanti), oltre a garantire un sostegno finanziario della Commissione attraverso Horizon Europe e il programma Digital Europe, dedicato alla generative AI.
«Questo pacchetto genererà un ulteriore investimento pubblico e privato complessivo pari a circa 4 miliardi di euro fino al 2027», ha spiegato la stessa Commissione UE.
Tra le misure previste va ricordata anche la comunicazione UE sull’avvio e l’innovazione nel campo dell’intelligenza artificiale (EU AI Start-Up and Innovation Communication) che, tra l’altro, intende accelerare lo sviluppo e la diffusione di Common European Data Spaces, messi a disposizione della comunità dell’intelligenza artificiale. Sempre nell’occasione della modifica del regolamento EuroHPC è stato pubblicato anche un nuovo documento di lavoro dei servizi della Commissione sugli spazi comuni europei di dati.
Ufficio per l’intelligenza artificiale dell’Unione europea e GenAI4EU
Nel gennaio 2024 la Commissione ha lanciato un pacchetto sull’innovazione in materia di IA per sostenere le start-up e le PMI nello sviluppo di un’IA affidabile conforme ai valori e alle norme dell’UE. L’ iniziativa “GenAI4EU” e l’ufficio IA fanno parte di questo pacchetto.
Quest’ultimo è entrato nella sua fase operativa, lo scorso 16 giugno. l’Ufficio per l’intelligenza artificiale dell’Unione europea, ma è stato istituito dalla Commissione Ue per l’attuazione dell’AI Act.
Come spiega il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie attraverso il progetto ITALIAE, l’Ufficio per l’AI nell’UE è una struttura che:
«punta allo sviluppo e alla diffusione dell’intelligenza artificiale per favorire innovazione, benefici sociali ed economici riducendone i rischi. Promuove la collaborazione, l’innovazione e la ricerca tra le varie parti interessate e si impegna, inoltre, nel dialogo e nella cooperazione internazionale sulle questioni relative all’AI. Potrà contare su 140 membri di personale e coopererà con gli Stati membri e con un’ampia comunità di esperti per l’applicazione coerente del quadro normativo sull’Intelligenza artificiale. Svolgerà un ruolo chiave per garantire sicurezza e affidabilità, tenendo conto della salute e i diritti fondamentali dei cittadini europei, approfondendo i vantaggi e i potenziali rischi».
La prima riunione è prevista già a fine giugno.
Parte integrante del pacchetto sull’innovazione in materia di AI, oltre all’Ufficio per l’intelligenza artificiale dell’UE, è la già citata iniziativa GenAI4Eu, progettata per sostenere lo sviluppo verticale dell’intelligenza artificiale in diversi Paesi UE. Con tale iniziativa di sostegno, l’Unione Europea ha voluto dimostrare coi fatti (e con investimenti mirati) che, oltre alla sicurezza assicurata dall’Artificial Intelligence Act, serviva anche un quadro di supporto per le realtà produttive e innovative europee che intendono operare con regole chiare sull’AI, contando anche sul sostegno finanziario dell’UE per competere a livello globale. GenAI4EU e l’ufficio IA, insieme contribuiranno allo sviluppo di nuovi casi d’uso e applicazioni emergenti nei 14 ecosistemi industriali europei e nel settore pubblico.
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