Quando si parla di stampanti, uno dei temi più cari agli utenti è senz’altro quello delle cartucce toner. Lo è almeno per un paio di motivi, che vanno sotto il nome di «generiche» e di «contraffatte».
Le prime, come è noto, sono quelle compatibili con la stampante ma provenienti non dal medesimo produttore di questa. Un po’ come accade per i farmaci, le «generiche» hanno lo stesso «principio attivo»: permettono di stampare. La loro diffusione è cresciuta negli ultimi anni grazie alla più che legittima esigenza del consumatore di risparmiare qualche soldo. Ma c’è da chiedersi se il «principio attivo», in questo caso, sia funzionale a un risultato qualitativo che giustifichi la minor spesa. Vedremo tra poco la risposta.
Legato al tema delle cartucce compatibili c’è quello, più delicato, delle contraffatte. È bene, a riguardo precisare: se è vero che «compatibilità» non significa «contraffazione», lo è altrettanto che molte delle cartucce toner contraffatte vengono vendute come affidabili prodotti generici. E l’acquisto determina un paio di conseguenze di non poco conto. In primis, si compra un prodotto illegale che alimenta un mercato basato sul malaffare. In seconda e non meno importante battuta, ci si ritrova tra le mani un oggetto che non funziona e che può causare danni per la propria salute e per la propria sicurezza. Di nuovo, la sacrosanta aspirazione al risparmio non giustifica l’acquisto.
HP e il valore dell’originale
HP insiste da sempre sul valore del materiale di consumo originale, ed è sulla sua riconosciuta esperienza nel settore che si basano gli argomenti più validi a favore di questa scelta. Anzitutto, c’è la constatazione di come i prodotti originali Ink e toner funzionino da subito e in ogni momento successivo al loro primo utilizzo. Poi ci sono l’alta utilizzabilità alle stampa – di fatto, non occorre mai ristampare – e la totale assenza di danni alla stampante. Infine, la resa: basata sullo standard ISO, è sempre quella attesa dall’utente, ed è di conseguenza ben superiore a quella di prodotti non originali.
Quanto appena affermato è suffragato dai numeri, certificati da enti super partes. Uno di essi è lo Spencerlab Digital Color Laboratory, che nel 2016 ha effettuato uno studio comparato, analizzando l’efficacia delle cartucce 80A e 83A (impiegate rispettivamente su stampanti HP LaserJet Pro 400 M401n e HP LaserJet Pro M127fn) con prodotti generici o di altri brand. I risultati hanno evidenziato 3 punti chiave:
- Sul fronte dell’affidabilità, i prodotti originali HP non hanno evidenziato alcun tipo di problema; il 71% degli altri prodotti, sì.
- Sulla qualità di stampa (Print Quality), le cartucce HP hanno prodotto il 95,1% di pagine valide per un uso esterno; il dato degli altri prodotti è stato del 41,5%.
- Sul piano del rendimento, l’utilizzabilità delle pagine espressa dai prodotti HP è stata in media superiore del 21% rispetto alle altre cartucce.
Un altro studio utile per capire l’importanza del valore del materiale di consumo originale viene questa volta dalla stessa HP, che ha interpellato 150 partner ServiceOne (fornitori di servizi on-site e off-site) sulle stampanti HP LaserJet. L’area indagata è EMEA (26 Paesi). I tecnici e i manager coinvolti nello studio hanno consegnato 252 survey, dalle quali è emerso un dato generale: secondo il 97%, l’utilizzo di materiale originale HP è decisivo per ridurre al minimo le chiamate di servizio. Tra gli altri dati emersi dallo studio, spiccano i seguenti:
- Il 90% dei tecnici afferma che l’uso di materiale non originale HP richiede interventi di manutenzione
- Il 53% rileva difetti e danni alle stampanti in seguito all’utilizzo di cartucce non originali
- L’81% evidenzia una minor durata di vita delle stampanti grazie all’uso di materiale di consumo non originale
Numeri sicuramente eloquenti, e utili per fare la scelta giusta nel momento in cui bisogna acquistare una nuova cartuccia toner.
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